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"....un pò come quei fiori che appena li tocchi, si disfano. Quindi ho pudore, ho paura a dire delle cose su di lui così a caldo" - E' il dolcissimo ricordo del direttore del Fatto Quotidiano, grandissimo amico del Maestro scomparso oggi do po una lunga malattia. Travaglio ha frenato a stento le lacrime ricordando l'amico scomparso, attraverso i versi di alcune sue canzoni. E qui l'emozione diventa grandissima, citando brani come "Testamento", "Prospettiva Nevski" e "Inneres auge", mentre ricorda il brano "Povera patria" del 1991, sia stata quasi premonitrice di quello che sarebbe successo con le stragi di mafia, e conclude tristemente - "Se n'era già andato in uno di quei Mondi dal qualche anno. Oggi si è definitivamente liberato"
